Progettazione showroom esperenziali.
Spazi concettuali per intercettare un “cliente evoluto”.
Nell’ultimo decennio il settore della vendita al dettaglio ha dovuto affrontare complesse sfide organizzative dovute a profonde evoluzioni sociali, economiche e sopratutto tecnologiche. Dalla rapida ascesa del digitale alla crescita sfrenata della concorrenza off line e on line, fino al brusco arresto provocato dall’emergenza Covid-19. Un vero e proprio terremoto di cui non sono ancora chiari gli esiti. Così, se fino all’anno scorso ci si chiedeva quando i negozi avrebbero riaperto, oggi ci si interroga su quale sarà il futuro del settore retail post-emergenza.
Di fatto se da un lato le chiusure prolungate dei negozi e la sospensione delle fiera, hanno reso difficile attirare clienti, dall’altro aziende e brand si sono cimentati nella sperimentazione di nuovi linguaggi/strategie commerciali per definire nuove forme di relazione tra prodotti e consumatori.
Sicuramente la pandemia ha cambiato profondamente la nostra vita quotidiana. L’economia e le nostre abitudini di acquisto hanno fatto messo in evidenza esigenze diverse rispetto al passato. Ciò che è emerso maggiormente in questo periodo è che, il desiderio di far parte di una comunità e condividerne i valori, sembra molto più importante della semplice volontà di soddisfare un bisogno primario.
Partendo da questa consapevolezza e sotto la pressione di un mercato che tende ad appiattirsi, le showroom esperenziali rappresentano oggi una risposta progettuale concreta alle esigenze di un cliente più maturo e consapevole del ruolo della customer experience.
Emozioni prima del prodotto.
Verso un nuovo concetto di showroom
Uno dei temi più attuali nel mondo dell’interior retail design è il mutato rapporto del cliente con l’esperienza di acquisto. Chi sceglie di acquistare un prodotto in uno showroom esperenziale è un “cliente” complesso alla ricerca un’esperienza che va oltre il prezzo più competitivo. L’acquisto al massimo ribasso non è il fine ultimo per soddisfare il bisogno primario di beni e servizi del “consumatore evoluto”. Perciò concentrarsi su un allestimento focalizzato solo sulla qualità e le caratteristiche dei prodotti non basta.
La dimensione esperenziale dello shopping si compone quindi di tanti tasselli, tra cui, in primis lo stato d’animo che lo store riesce a innescare nei suoi visitatori.
Ci sono elementi profondamente umani che i clienti cercano in un’esperienza di shopping. Infatti se comprare online è un’operazione prevalentemente razionale, farlo in un negozio fisico deve essere un’esperienza che coinvolge tutti i sensi, suscita emozioni che rimarranno impresse nella mente.
Ed è proprio su questi aspetti che il negozio fisico o lo showroom aziendale deve concentrarsi. Sviluppare una buona strategia di interior design che faccia leva sui principi del marketing esperienziale per cogliere l’interesse e mantenere e/o aumentare la propria clientela. Vediamo le caratteristiche e benefici per le aziende, di questo nuovo paradigma.
Il Marketing 4.0 e sale mostra esperienziali
Come abbiamo visto, l’acquisto all’interno di un punto vendita fisico, oggi non riguarda più strettamente la necessità o l’interesse per uno specifico prodotto. Comprare un bene o un servizio si traduce spesso nel desiderio dei clienti di costruire e far proprio un’esperienza di acquisto in un specifico luogo. Un ricordo.
Per questo per progettare showroom esperenziali si traduce in una analisi attenta del profilo del consumatore considerandolo alla luce dei cambiamenti in atto. Quindi non semplicemente un essere razionale in grado di prendere decisioni consapevoli analizzando le funzioni e i vantaggi di ogni prodotto. Piuttosto una persona coinvolta emotivamente che cerca di vivere esperienze piacevoli e coinvolgenti in un momento socio economico complesso.
I clienti abbandonano il ruolo passivo di semplici consumatori e diventano “prosumer”. Contribuiscono alla crescita del brand tramite le proprie idee e il coinvolgimento in prima persona. Nelle showroom esperenziali tutto è orientato a trasformare il momento dell’acquisto, in un’esperienza emozionale. Dalla scelte architettoniche al tipo di allestimento, fino alla gamma cromatica utilizzata e la musica che accoglie il cliente.
Profumi ed essenza, giochi di luce, complementi d’arredo, le regole dell’accoglienza; tutto concorre a trasformare un spazio commerciale in un luogo esperienziale di acquisto coinvolgente e stimolante dove la soddisfazione pisco fisica è un bisogno primario.
Showroom esperenziali: dalla shopping experience alla brand experience
Nel valutare un brand, il consumatore moderno si basa soprattutto sulle emozioni che il brand suscita e sulle precedenti esperienze di acquisto.
Solo in un secondo momento vengono prese in considerazione la qualità e le caratteristiche del prodotto. Perciò il retail design oggi, non può più limitarsi ad una semplice progettazione di spazi commerciali, dove si consumano esperienze puramente pratiche e o funzionali.
Le nuove showroom esperenziali dovranno mediare tra la strategia di promozione del brand, la vendita dei prodotti, e le nuove esigenze dei consumatori. Il visitatore devrà vivere un’esperienza d’acquisto che li faccia sentire non semplici utenti, ma come persone coinvolte sentimentalmente. Ogni ambiente deve rispecchiare un concept che caratterizza l’anima del marchio. I clienti devono coglierne traccia attraverso un suono o un profumo, un arredo o una particolare illuminazione.
Il clienti che visita uno showroom esperenziali è esposto ad una varietà di informazioni e stimoli, che non percepisce come immediatamente collegate ad un messaggio di vendita del brand, e che per tale motivo assimila con molto più tranquillità.
Conclusioni
Attraverso la progettazione di showroom esperenziali multi-sensoriali il retail design diventa uno strumento di branding molto potente capace di arricchire la user experience; supportare l’essenza del brand; creare un senso di comunità e di appartenenza e rafforzare l’identità dell’azienda.
Le showroom esperenziali in sintesi rappresentano la dimensione e lo strumento per stimolare un cliente travolto da profondi cambiamenti socio-economici.
Autore: Cristiano Bonesso | Progettazioneinterni.net | 28-03-2022 | Aggiornamento del 11-04-22
Progettazioneinterni.net è una società di consulenza fondata dall’architetto Cristiano Bonesso nel 2008. Uno studio specializzato nello sviluppo di allestimenti di interior retail design e corporate identity.
“Uno studio che ha come mission la progettazione intesa come ricerca visiva finalizzata ad una composizione architettonica evocativa e concettuale“
“Attraverso i nostri progetti ed il nostro blog vogliamo condividere e diffondere il pensiero che “progetto architettonico” e interior design” sono strumenti di crescita imprenditoriale ed approfondimento culturale interdisciplinare”.